Agliana è un comune italiano di 17 918 abitanti della provincia di Pistoia in Toscana. Il suo territorio è delimitato a nord dal torrente Bure, ad est dal torrente Calice, a sud dal torrente Ombrone Pistoiese ed è attraversato, da nord ovest a sud est, dal torrente Brana. Si trova sull’asse viario che collega tra loro alcune delle maggiori città d’arte e turistiche della Toscana, ovvero Firenze, Prato, Pistoia e Lucca.
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Agliana ha in realtà origini fin dal I secolo a.C. e deve il suo sviluppo e formazione grazie alla realizzazione nel II secolo a.C. di un’importante via di comunicazione, ovvero la via Cassia. Si sviluppò sull’asse dell’importante passaggio transappenninico e divenne una stazione di scambio che venne pertanto chiamata Statio Hellana. Questo nome trae proprio origine dal fatto che nella piana passasse il torrente Agna. La prima notizia documentata scritta di Agliana risale ed appare sulla carta itineraria romana chiamata Tabula Peutingeriana sulla quale il comune appariva sotto il nome Hellana, ma si ritiene che l’origine sia anteriore. Una parte consistente del suo territorio nella prima metà del I secolo fu interessata da una grande opera di centuriazione iniziata dai coloni romani mentre il territorio rimanente rimase come pianura incolta destinata al pubblico demanio. È rimasto infatti oggi un segno importante che testimonia questa divisione e il permanere dell’incolto, perché infatti il toponimo Silva, cioè incolto, si ritrova nella moderna “Via selva”, che unisce Agliana a Piuvica.
Il nome del comune ha avuto molti sviluppi: infatti si trova in una “cartula” del visconte Ildibrando, datata 1022, il nome “Aliana”, che andrà sostituendo il ben più antico “Alina”. Da documenti storici risulta che il comune avesse un castello, di cui si ha notizia nel 1050. Successivamente tra il XII e XIII secolo si formarono tre nuclei abitativi; ogni nucleo aveva la propria chiesa parrocchiale, da cui presero il nome: tutt’oggi si chiamano San Michele, San Niccolò e San Piero. In questo periodo tutto il territorio aglianese venne regolato grazie a dei lavori fluviali svolti dal comune di Pistoia. Il corso inferiore dell’Agna infatti fu deviato ed arginato, prendendo il nome odierno di “Calice”.
Il 1200 fu l’anno dell’avvento dell’età comunale e infatti Agliana divenne un comune rurale e successivamente Podestarile. Fin dal XIX secolo il comune era compreso nel “Districtus” di Pistoia e con la riforma governativa compiuta dai fiorentini la Lega di Agliana fu incorporata nella Podestaria di Montale. Grazie agli statuti comunale del 1415 si è compreso come nei secoli successivi il comune di Agliana sia riuscito a mantenere quell’autonomia che gli permise poi di costituirsi come comune autonomo nel 1913. Inizialmente il comune di Agliana era compreso nella provincia di Firenze ma nel 1927 entrò a far parte della Provincia di Pistoia quando vennero distaccati dalla provincia fiorentina diversi comuni tra cui quello aglianese. In questo periodo, durante la guerra mondiale, ci fu un forte contributo al movimento della resistenza e alle lotte partigiane da parte dei cittadini aglianese e molti caddero in guerra. Questo sentimento antifascista in seguito renderà Agliana un punto nevralgico di tutte le formazioni operanti sui monti e zone limitrofe. Non è un caso che la cittadina venne liberata il 4 settembre 1944 dai partigiani della formazione denominata Agliana. Il comune ha visto crescere il benessere nel suo territorio fin dagli anni ’50 grazie anche al grosso sviluppo dell’industria tessile e grazie anche alla piccola e media impresa. Inoltre un altro settore importante è quello del vivaismo, influenzato ovviamente dal grande prestigio di Pistoia nel campo, che tutt’oggi riesce a commercializzare in tutto il mondo piante prestigiose.
Nel corso della seconda guerra mondiale, Agliana fu uno dei comuni toscani designati come luogo di internamento civile per ebrei stranieri. Dopo l’8 settembre 1943 e la nascita della Repubblica Sociale Italiana, sette dei nove internati ebrei furono arrestati il 24 gennaio 1944, condotti alle carceri di Pistoia e di lì al campo di Fossoli, per essere deportati e uccisi ad Auschwitz nel febbraio 1944. Fu uno dei nuclei maggiori di ebrei arrestati nella provincia di Pistoia. Alberto Saltiel, scampato all’arresto, sopravvisse in clandestinità ad Agliana fino alla liberazione accolto dalle famiglie Di Gori e Di Grassi (che per questo saranno riconosciute nel 1992 come “giusti tra le nazioni”).
Lo stemma comunale è stato riconosciuto con decreto del capo del governo del 28 luglio 1942.
Il gonfalone è un drappo di bianco.
Fonte dati: https://it.wikipedia.org/wiki/Agliana