Seravezza è un comune italiano di 12 314 abitanti della provincia di Lucca in Toscana.
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L’origine del nome Seravezza non deriva, come si potrebbe pensare, dal nome dei due fiumi che la attraversano (Serra e Vezza). È vero l’esatto contrario: è il paese che dà il nome ai due torrenti.
Il nome Seravezza deriva invece dal toponimo longobardo Sala Vetitia, che indicava un centro di scambi commerciali.
Nonostante questa evidenza storica, l’errore sovente permane, al punto che numerose volte – specialmente sulla carta stampata – troviamo scritto “Serravezza”, invece di “Seravezza”.
Nel medioevo la storia del comune di Seravezza fu caratterizzata dalle vicende delle famiglie dei Corvaia e dei Vallecchia (un illustre membro fu Guido) e dalle guerre contro la nobiltà lucchese. Nel territorio esistevano i due comuni della Cappella e di Pietrasanta, mentre solo nel 1515 Seravezza si costituì in libero comune.
In quegli anni si sviluppò l’attività estrattiva, che continuò fino al XVIII secolo, entrando in crisi dalla metà del secolo fino al 1820-1840.
Durante la seconda guerra mondiale, nel periodo dell’occupazione tedesca e della Repubblica Sociale Italiana, giunse a Seravezza in cerca di rifugio la famiglie ebrea livornese dei Levi-Bardavid (7 persone, inclusi 4 bambini). Furono tutti arrestati il 17 dicembre 1943 da repubblichini e condotti alla morte ad Auschwitz. Fu uno dei nuclei più consistenti di ebrei arrestati nella provincia di Lucca.
Dall’agosto 1944 all’aprile 1945 Seravezza fu attraversata dalla Linea Gotica e subì pesanti distruzioni. Il paese fu liberato dalle truppe Alleate il 5 aprile 1945.
Altri danni furono causati dall’alluvione del fiume Versilia del 19 giugno 1996.
Il comune si fregia del titolo di città in virtù del decreto emanato dal Presidente della Repubblica il 31 dicembre 1975.
Al comune di Seravezza è stata conferita in data 21 aprile 2011, da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, la Medaglia d’Argento al Valor Civile con la seguente motivazione: “Durante il secondo conflitto mondiale, il piccolo centro a ridosso della linea “Gotica” subì continui rastrellamenti, bombardamenti e atroci rappresaglie che causarono numerose vittime civili e distruzione di edifici pubblici e privati. La popolazione, pur colpita da spietati eccidi, seppe affrontare con generosa solidarietà e coraggio gli eventi bellici, dando esempio di spirito di sacrificio ed amor Patrio. 1943-1945 Seravezza (LU)”
La città ospita la Villa Medicea di Seravezza (costruita nel 1560), residenza estiva della famiglia dei Medici, divenuta dopo l’unità d’Italia sede municipale fino al 1966 ed oggi sede del Museo del Lavoro e delle Tradizioni Popolari della Versilia Storica, della biblioteca comunale, dell’archivio storico e di esposizioni di arte moderna e contemporanea, nonché le annesse Scuderie Granducali, recentemente ristrutturate dopo anni di abbandono, e anch’esse sede di esposizioni e convegni.
Il 23 giugno 2013 la XXXVII Sessione del Comitato per il Patrimonio dell’Umanità a Phnom Penh ha iscritto la Villa Medicea di Seravezza, unitamente alle altre ville e giardini medicei in Toscana nella lista dei siti UNESCO come 49° bene in Italia.
Abitanti censiti
I dati del censimento ISTAT del 2001 riportano che: nel Comune risiedevano 12 706 abitanti, con una densità abitativa di 323 ab/km². Il 7% della popolazione aveva meno di 10 anni; il 21% aveva un’età compresa tra i 10 e i 29 anni; il 31% tra i 30 e i 49 anni; il 25% tra i 50 e i 69 anni; il 16% aveva più di 70 anni. I minorenni costituivano il 14% della popolazione, mentre l’età media era di 44 anni. Il 53% della popolazione era di sesso femminile.
Il 35% della popolazione era celibe o nubile; il 51% era coniugato; il 4% era separato o divorziato; il 10% era vedovo.
Il 10% degli abitanti di età compresa tra i 15 e i 52 anni non aveva portato a termine la scuola dell’obbligo. Il 26% degli abitanti con più di 19 anni era in possesso di un Diploma di scuola secondaria di secondo grado.
In Pozzi si svolge dal 1956 il Palio dei Micci: la prima domenica del mese di maggio otto contrade (Pozzo, Madonnina, Cervia, Quercia, Ranocchio, Leon D’Oro, Lucertola e Ponte) si sfidano in una corsa di asini (micci nel dialetto locale) guidati da fantini. La terza domenica di aprile si svolge nella parte bassa del comune la Stramicciata, una corsa da fare a piedi o con qualsiasi mezzo non motorizzato per le vie del comune.
Altra importante manifestazione del capoluogo, che si svolge ogni tre anni la sera del venerdì antecedente la Pasqua, è la “Processione del Gesù morto” dove il simulacro, composto da statue seicentesche, si muove tra le vie del paese illuminate da lumini a cera così come i due fiumi che attraversano il paese che sono costellati da migliaia di lumi che si riflettono sull’acqua.
Fonte dati: https://it.wikipedia.org/wiki/Seravezza